
qualche parola su di me
Era una fredda e piovosa mattina, quella del 2 giugno 1986, quando io volli nascere a tutti i costi anche se era ancora troppo presto; la mamma era ricoverata in ospedale già da tre giorni e i medici cercavano di fermare le contrazioni, ma evidentemente io avevo già molta fretta. E questa è la prima cosa: io ho sempre fretta di fare tutto subito. Da questa nascita prematura sono venuti i primi problemi, accresciuti in seguito dalla lussazione all’anca dovuta a mancanza dell’acetabolo.
Non riuscivo a camminare come gli altri bambini, le mie gambe non ne volevano sapere di stare in piedi, e tutto il corpo era debole e fragile, ma la mamma non si è mai arresa, e non ha permesso che lo facessi nemmeno io. Questa è la seconda cosa: non arrendersi mai.
Ho fatto per anni fisioterapia, con sforzi e sacrifici enormi per una bambina; a volte piangevo per il dolore e la stanchezza, ma continuavo a tenere duro, stringevo i denti e andavo avanti con gli esercizi. Questo mi ha fortificato grandemente il carattere, anche se mi ha tolto forse parte della mia infanzia. Dopo alcuni interventi chirurgici finalizzati a risolvere la lussazione dell’anca, ho subito la terribile delusione dell’insuccesso che mi ha costretto ad usare la sedia a rotelle, dovendo evitare di caricare il peso sulle anche. Questa è la terza cosa:
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Da un pò di tempo ho attivato un account dedicato a tutti coloro che vogliono mettersi in contatto con me.
cecilia: Ciao Rita, volevo dirti che i tuo libro mi piace molto